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Aquileia - Basilica

Palmanova, Aquileia e Grado

Il Nord Est d’Italia è un territorio ricco di bellezze: oltre alla spiaggia ampia e dorata di Bibione e Lignano in cui prendi il sole e costruisci castelli di sabbia ci sono anche tante altre località ricche di storia e cultura nei dintorni.

Oggi ti guidiamo ancora più a est in un viaggio nel tempo: un itinerario tra i tesori archeologici di Aquileia passando per la città fortezza di Palmanova. Termineremo la giornata a Grado tra storia, natura e buona cucina. Sali a bordo!

Palmanova

Imbocca l’autostrada al casello di Latisana e guida fino all’uscita di Palmanova: uscito dal casello percorri ancora pochi chilometri e dinnanzi a te vedrai ergersi i bastioni dell’incredibile città-fortezza di Palmanova.

Palmanova è curiosa perché ha una pianta a forma di stella a 9 punte, con tre sistemi di mura concentriche. Fu costruita dai Veneziani verso la fine del 1500 come difesa a protezione del territorio, in particolare dalle invasioni dei Turchi.

Nel 1970 Palmanova è stata dichiarata Monumento Nazionale: è uno degli esempi meglio conservati di architettura militare del Rinascimento.

Entra in città superando una delle tre porte monumentali – Porta Aquileia, Porta Udine o Porta Cividale. Poco importa quale sceglierai: tutte le strade ti conducono in Piazza Grande, la piazza di forma esagonale su cui si affacciano i principali palazzi di Palmanova, in primis il Duomo dogale del SS. Redentore, ed il suo campanile. Dedica una visita agli interni del Duomo prima di proseguire oltre. I bambini sicuramente vorranno approfittare del piccolo parco giochi in piazza, proprio di fronte alla chiesa, assecondali, dopotutto siete in vacanza!

Il campanile di Palmanova è basso e tozzo rispetto ai classici campanili della zona: ha questo aspetto perché, essendo la città una fortezza militare, il campanile non doveva emergere e diventare un facile bersaglio per i nemici.

Passeggiando per le vie di questo gioiellino di ingegneria militare crescerà in te la curiosità e potrebbe venirti voglia di approfondirne la storia: in tal caso una visita al Civico Museo Storico [Borgo Udine, 4, tel. +39 0432 929106] è d’obbligo, ti aiuterà a gettare un po’ di luce sull’atmosfera magica ed unica che avviluppa Palmanova.

Se invece vuoi saperne di più nella sua storia militare recati a Porta Cividale dove puoi visitare il Museo Storico Militare [Piazza Grande, 21, tel. + 39 0432 928175 (lun-ven) – + 39 0432 923535 (sab-dom-festivi)] che conserva armi, uniformi e reperti bellici di varie epoche fino alla Seconda Guerra Mondiale.

Il punto forte però sono i bastioni: è proprio accanto al Museo Militare che parte il sentiero alla scoperta delle fortificazioni della città. Tra nomi strani come falsabraga, rivellino e baluardo i bambini potranno imparare tante cose interessanti mentre fingete di essere soldati che effettuano le ronde di guardia. Assicuratevi di percorrere il sentiero con scarpe comode e sportive perché a volte può essere sdrucciolevole.

Due rievocazioni storiche importanti si svolgono a Palmanova: durante la festa del SS. Redentore la seconda domenica di luglio si rievocano i fasti della Serenissima, mentre il primo weekend di settembre “Palma alle armi” ricorda l’assedio della città per opera degli Asburgo
Aquileia

Abbandonati i panni del soldato risali in auto e prosegui il viaggio nel tempo che ti porterà indietro di altri secoli fino all’epoca romana nella bella Aquileia. Questa città era la quarta per importanza in Italia nel periodo di massima espansione dell’Impero Romano, immagina come era grande, animata e multiculturale.

Lascia l’auto nel parcheggio a pagamento in Via Iulia Augusta e prosegui a piedi. Se vuoi puoi fermarti all’Infopoint di TurismoFVG e noleggiare l’audioguida, o – perché no – una bicicletta per muoverti più comodamente tra i siti archeologici, c’è anche una piacevole pista ciclabile che puoi percorrere in sicurezza con i bambini.

L’infopoint TurismoFVG è aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00 – Via Iulia Augusta, tel. + 39 0431 919491

Prima tappa del tuo viaggio nel tempo ad Aquileia è la Basilica [Piazza Capitolo 1,  tel. +39 0431 919719, www.basilicadiaquileia.it con il suo meraviglioso pavimento mosaicato che ti lascerà a bocca aperta!

Ma aspetta un po’, lo senti questo rumorino? E’ il tuo stomaco che chiede aiuto! In centro storico ci sono tante buone pizzerie e ristorantini di pesce (pesce fresco che arriva dalla vicina Grado) che fanno proprio al caso tuo, hai solo l’imbarazzo della scelta!

A fine pasto tieni uno spazietto per il dessert: fai una dolce pausa alla Pasticceria Mosaico che si affaccia sulla piazza della Basilica, le torte e i krapfen di loro produzione sono una vera leccornia!

Tra un morso e l’altro, mentre i bimbi giocano a rincorrersi nel grande cortile, osserva di fronte a te il campanile alto 73 metri che se ne sta ritto ed imperturbabile sopra la piazza, quasi a proteggerla: fu costruito con le pietre che componevano l’antico anfiteatro romano e per lungo tempo nel Medioevo funse da torre di avvistamento.

Entra nella Basilica (non te la perdere per nulla al mondo): quella attuale risale al 1031 ma il pavimento mosaicato ribassato che vedi è quello della costruzione precedente, risalente al IV secolo. Si tratta del mosaico pavimentale più esteso di tutto il mondo cristiano occidentale. Tra i disegni simili a ricami potrai riconoscere soggetti biblico simbolici come le quattro stagioni, la Vittoria, la storia di Giona, il Buon Pastore e tanti animali: sfida i bambini a scovare i disegni più belli!

Di nuovo all’esterno goditi una passeggiata nei dintorni senza una meta precisa, ti imbatterai un po’ ovunque in scavi archeologici: dall’antico mercato, alle vecchie mura, dal sepolcreto ai resti di case romane. I due siti più grandi ed interessanti che avrai di certo già notato al tuo arrivo sono il Foro romano, che riconosci dal grande colonnato, e l’antico porto fluviale, situato dove – anche se adesso sembra strano dirlo – un tempo scorreva il fiume.

La terza settimana di giugno si svolge ogni anno ad Aquileia una rievocazione storica che dura tre giorni e che riporta in scena i momenti di vita quotidiana dell’epoca di fondazione della città e le battaglie tra romani e celti. Per rendere il tuo viaggio nel tempo ancora più realistico!

Grado

Lasciati Aquileia alle spalle e prosegui il viaggio, direzione Grado, soprannominata l’“Isola del Sole”: come un funambolo guida lungo la strada translagunare (SR 352) sospesa sulla laguna, ti regalerà un primo bellissimo scorcio sul paesaggio circostante. Avvisterai gabbiani in volo e appollaiati sui pali di legno, uccelli migratori come aironi e garzette e magari qualche barchetta o canoa che scivola veloce sull’acqua leggermente increspata dal venticello.

Parcheggiata l’auto recati nell’antico centro storico e cammina tra gli stretti vicoli della città antica respirando a pieni polmoni storia, tradizioni e l’onnipresente profumo del mare.
Visita la Basilica di Santa Maria delle Grazie, la più antica chiesa di Grado, e la Basilica di Sant’Eufemia che cela un bel pavimento mosaicato e eleganti colonne marmoree [per informazioni Infopoint FVG Grado, Viale D. Alighieri 66, Tel. +39 0431 877111].

Centro religioso importante a Grado è il Santuario Mariano “Santa Maria di Barbana”, sull’omonima isola. Collegamenti in barca partono più volte al giorno dal Canale della Schiusa di Grado. Per contatti ed informazioni: Santuario +39 0431 80453 – Società Motoscafisti Gradesi +39 0431 80115

Segui l’odore del salso fino a che il tuo sguardo non incontra il blu dal lungomare in Diga Nazario Sauro, un passo dopo l’altro raggiungi la spiaggia e con un tuffo in mare termina questa intensa giornata a spasso nella storia giocando e rilassandoti sulla fine sabbia dorata dell’Isola del Sole.

La laguna di Grado è ampia circa 90 kmq e cela una natura meravigliosa che merita di essere esplorata, magari dedicandole una giornata intera. Oasi naturalistica unica è la Riserva Regionale della Foce dell’Isonzo, il cui punto di riferimento è l’Isola della Cona, raggiungibile dalla terraferma. Per informazioni www.isoladellacona.it

Credits Valentina Paro, Diarioinviaggio.it

 

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