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Tra Caorle e Vallevecchia alla scoperta del territorio

Vista di Caorle

La suggestiva cittadina veneziana di Caorle si scorge dalla spiaggia di Bibione, nelle limpide giornate estive… con il suo campanile che svetta sullo skyline ed il Santuario della Madonna dell’Angelo proteso sul mare.

In linea d’aria ciò che separa Bibione da Caorle è “solo” la laguna. Anche se la distanza è relativamente poca questa zona ricca di canali e biodiversità è un vero scrigno di tesori naturali, ma anche di tradizioni.

Il sole e l’aria frizzante sono gli ingredienti giusti per rendere una giornata tra il variopinto centro di Caorle e le meraviglie dell’oasi naturalistica lagunare di Vallevecchia un’esperienza indimenticabile per tutta la famiglia.

Unico avvertimento prima di partire: non dimenticare di portare costume e telo mare perché dove andrai oggi se lo vorrai non mancheranno le occasioni per un bagno o un po’ di relax in spiaggia.

Caorle

Partenza programmata al mattino, direzione Caorle: fuori dal finestrino scorre il paesaggio della campagna veneta che in ogni stagione assume colorazioni ed aspetti diversi, ciascuno unico e meraviglioso.

Parcheggia l’auto fuori dal centro storico e prosegui a piedi costeggiando il canale dove sono attraccati i pescherecci. Se arrivi molto presto al mattino potresti incontrare qualche pescatore che rientra dalla caccia con un carico di pesce freschissimo o avvistarlo al lavoro mentre ripara le sue reti.

Il nuovo parcheggio esterno, alle porte di Caorle (sulla SP 59, prima della rotonda sulla destra), è gratuito, dista 10 minuti a piedi dal centro e in estate puoi contare su un servizio di navetta gratuita. Il parcheggio in Corso Chiggiato (dove si svolge il mercato il sabato) è ugualmente grande ed un po’ più vicino al centro, ma a pagamento.
Il centro storico di Caorle

Al termine del canale attraversa la strada e ti troverai nel bel mezzo del centro storico di Caorle.

Le vie del centro sono un tripudio di colori, ti sembrerà di essere in una piccola Burano, l’isola colorata vicino a Venezia: mancano solo i canali che però in passato c’erano eccome, non a caso la via principale si chiama proprio Rio Terà, “rio interrato”.

Fai fermare la famiglia in uno dei bar della via principale ed addentate un cornetto seduti ai tavoli all’aperto: raccogliete tutte le energie utili per scoprire Caorle e poi partite per un’esplorazione dei vicoletti con le loro case colorate ed i balconi fioriti e multicolori.

Sul centro storico svetta il campanile circolare di Caorle: raggiungilo e ti troverai di fronte al Duomo in stile romanico che potrai visitare insieme al piccolo ed adiacente Museo Diocesano contenente reperti archeologici ed oggetti religiosi (Piazza Vescovado, 6, tel. +39 0421 81028).

Da giugno a settembre in alcune sere della settimana vengono organizzate visite guidate al Duomo, al campanile e al Museo, per informazioni tel. +39 0421 81028

Solo pochi passi ti separano dal mare: percorri la passeggiata lungomare caratterizzata dai grandi massi scolpiti ogni anno da artisti durante la manifestazione “Scogliera viva” e raggiungi la chiesetta. Questo è il Santuario della Madonna dell’Angelo (Viale Madonna dell’Angelo, tel. +39 0421 81028), un luogo molto caro agli abitanti della località: la chiesa conserva la statua della Madonna a cui è legata una bella leggenda che i bambini adoreranno ascoltare.

Ogni 5 anni si svolge a Caorle la Festa della Madonna dell’Angelo, una processione via mare e via terra per festeggiare la Madonna che coinvolge tutta la popolazione di Caorle e delle frazioni vicine. La prossima si svolgerà nel 2020.
I casoni

Poco fuori città, dove la campagna incontra la laguna ci sono dei gioielli di tradizione che non puoi perderti: i casoni, le antiche case dei pescatori, non puoi lasciare Caorle senza averli visti! Il modo più bello per raggiungerli è in bicicletta (puoi affittarne una in uno dei negozi di biciclette e risciò sparsi per la località).

Sulle due ruote costeggia il lungomare in direzione Porto Falconera, lasciati la laguna alle spalle e prosegui lungo la pista ciclabile di ghiaia indicata dal cartello marrone dell’itinerario I3: alla tua sinistra campi coltivati a perdita d’occhio, a destra la laguna che ti fa l’occhiolino tra gli alberi. Lì tra acqua e terra scorgerai i primi casoni. Fermati pure per qualche foto, ma poi prosegui fino alla fine della strada dove potrai lasciare la bici e continuare a piedi nella così chiamata “Isola dei Pescatori”.

I casoni, le antiche abitazioni di canne, erano la casa invernale dei pescatori: nel periodo in cui faceva troppo freddo ed il mare aperto era troppo mosso per pescare loro si ritiravano con le famiglie in laguna dove, tra le acque più tranquille, trovavano il loro sostentamento.

Passeggia tra questi pezzi di storia e tradizione locale: se sarai fortunato ti imbatterai in qualche proprietario così gentile da mostrarti l’interno del suo casone, felice di scambiare qualche chiacchera per raccontartene la storia.

La pancia brontola? Di nuovo in sella alla bicicletta torna a Caorle e siediti in uno dei tanti ristoranti del centro per un meritatissimo pranzo! Se vuoi mangiare qualcosa di tradizionale opta per un piatto a base di pesce. Molti bambini (ma anche adulti) non sapranno resistere ai calamari fritti che in alcuni locali si vendono da asporto nel tradizionale cartoccio per essere gustati camminando.

Il moscardino è il prodotto tipico di Caorle. E’ un piccolo mollusco simile al polpo che si pesca nelle acque circostanti ed è alla base di gustose ricette.
L’oasi di Vallevecchia

Nel pomeriggio rimettiti alla guida della tua auto e conduci la tua famiglia verso l’oasi di Vallevecchia (direzione Brussa), un’area lagunare protetta dove ancora si può vedere il sistema di dune naturali di sabbia situate tra la spiaggia e la pineta che in passato caratterizzavano tutta la costa veneta. Ma non solo, a Vallevecchia ci sono anche animali – tra cui tantissimi uccelli – che in questo habitat ci vivono proprio bene.

L’auto si lascia nel parcheggio: l’oasi si può esplorare a piedi, in bicicletta o a cavallo seguendo i percorsi tracciati.

Qualunque sia il mezzo prescelto per la tua visita, se ti trovi a Vallevecchia il sabato e la domenica ti suggeriamo di iniziare dal centro visite (situato al termine della Strada Provinciale Portogruaro-Brussa, aperto al pubblico nei weekend d’estate, tel. +39 333 7409574) dove troverai tantissime nozioni sull’ambiente lagunare: gli animali che lo abitano, le specie vegetali che ci crescono e le attività che tradizionalmente si sono sempre svolte in questi luoghi, con tanto di casone ricostruito da visitare.

Al centro informazioni, se lo desideri, puoi noleggiare di nuovo le biciclette e partire in esplorazione.

Per noleggiare le biciclette chiama almeno un giorno prima della tua visita il numero +39 333 7409574. I sabati e domenica da giugno ad agosto il centro visite è sempre aperto quindi puoi accedere al noleggio biciclette senza dover chiamare.

Lo sguardo si perderà tra pinete, campi bonificati, canali e piccoli specchi d’acqua, dune e sprazzi di spiaggia. Potrai fermarti nelle postazioni di birdwatching ed osservare gli uccelli migratori.

Infine perché non terminare la giornata in famiglia sulla spiaggia tra schizzi, tuffi e castelli di sabbia?

A Vallevecchia c’è una spiaggia pubblica, la spiaggia della Brussa. Trattandosi di un’area protetta non troverai molti servizi qui, per questo ti consigliamo di portare con te bottiglie d’acqua e qualcosa da mangiare. Ricorda di gettare nei rifiuti o di portare a casa eventuale spazzatura così da mantenere questo luogo naturale più intatto possibile.

Credits Valentina Paro, Diarioinviaggio.it

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